|
Il linfedema – nonostante tanti progressi
in campo diagnostico – continua ad essere una patologia ‘poco
riconosciuta, con ritardo spesso rilevante nella diagnosi e
quindi nella terapia; nei suoi stadi più avanzati è altamente
invalidante sia fisicamente sia psicologicamente.
L’informazione sulla presenza in Italia delle malattie linfatiche
si sta diffondendo, con il riscontro di linfedemi primitivi
(gonfiore che insorge spontaneamente) per il 30-40% e di linfedemi
secondari (dopo interventi chirurgici, terapie varie, traumi,
ecc.) per il 60-70%, con il 40% dopo interventi chirurgici al
seno ed altrettanto dopo isterectomia.
Spesso il paziente, anche di propria iniziativa, s’indirizza
verso Centri che propongono progetti riabilitativi parziali
o addirittura errati. Tutto ciò accade perchè, mancando una
professionalità specifica, sono proliferate varie figure professionali
improvvisate, che rappresentano però l’unico riferimento per
i pazienti, che spesso vanno peregrinando da un medico all’altro.
La nostra proposta è quella di creare un’unica area di intervento
che preveda l’opera di più figure professionali che interagiscono
fra loro per intervenire su una malattia dalle infinite sfaccettature.
L’équipe è formata da medici con esperienza particolare nel
trattamento del linfedema e da terapisti formati al trattamento
combinato, che prevede, oltre al noto (e spesso abusato)
linfodrenaggio manuale, anche il bendaggio dell’arto, la cinesiterapia,
la pressoterapia sequenziale, la contenzione elastica, la tecarterapia
e così via.
|
|